Il racconto del mercoledì: Leudo di Saverio Beccaccioli

 Il racconto del mercoledì: Leudo di Saverio Beccaccioli

Illustrazione di Marta Astratta

Ho comprato un maglione dal Bangla in fondo alla via.
Leudo ha negli occhi la felicità di chi ce l’ha fatta, di chi ormai ha realizzato tutti i sogni nella vita, o meglio, l’unico che aveva.
Leudo da piccolo filava e cuciva maglioni nella bottega di famiglia, dispersa nel cuore rosso: il Burkina Faso.
I soldati del suo paese iniziarono a perseguitare la sua mamma: la violentavano, la picchiavano e le bruciavano qualsiasi tipo di maglione. Il padre era un uomo insicuro e pauroso, forse più della
madre. E questo lo portò a rimanere inerme davanti a tali situazioni.
All’età di vent’anni Leudo era già padre. Decise di partire con tutta la sua famiglia. Solo che poi aveva visto i suoi genitori e sua moglie morire fucilati poco prima di superare il confine. Aveva portato in salvo i suoi due bimbi ed era riuscito ad arrivare in Italia.

Qui al quartiere lo chiamano “Il Bangla”.
Capisci perché tutto il quartiere compra maglioni da lui?
Lo capisci perché compro i maglioni del Bangla?
Si è vero, lo ammetto, costano poco.

Saverio Beccaccioli

Blam

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