Una di due di Daniel Sada: un libro sulle contraddizioni interiori. Recensione

 Una di due di Daniel Sada: un libro sulle contraddizioni interiori. Recensione

Una di due è un romanzo breve dell’autore messicano Daniel Sada. Il titolo, uscito originariamente nel 1994, nel 2021 è stato pubblicato in Italia dalla casa editrice Alter Ego. È la storia di due gemelle, Constituciòn e Gloria Gamal, completamente identiche nell’aspetto il cui rapporto simbiotico viene incrinato dall’amore per un uomo, che fa emergere tutte le contraddizioni sopite tra le due, e apre al lettore una riflessione sull’individualità.

Una di due di Daniel Sada: la trama del libro

Le due gemelle Gamal trascorrono un’esistenza semplice nella cittadina di Ocampo, dove hanno una sartoria che le assorbe per gran parte della settimana. Non hanno grandi aspirazioni. Vogliono soltanto lavorare in maniera rapida e precisa per soddisfare la propria clientela e vivere godendo del proprio rapporto simbiotico. L’invito a un matrimonio di famiglia intacca però la loro armonia, giacché l’evento si presenta come un’occasione per trovare marito. Le due decidono allora di estrarre a sorte quale sorella debba partecipare. Presentarsi entrambe porterebbe infatti confusione tra gli aspiranti. Vince il sorteggio Constituciòn, che va al matrimonio e conosce un giovane, che inizia a farle visita ogni domenica pomeriggio. Il rapporto tra le sorelle ne risente. Emergono dissapori. Invidie. Le due pensano allora di alternarsi nelle visite, una domenica tocca a Gloria, e l’altra a Constituciòn. L’armonia sembra ritrovata, ma quando il giovane chiede a una delle gemelle di sposarlo, il conflitto emerge in tutta la sua chiarezza: è arrivata l’ora che le due si separino. Ma, essendo inseparabili, decidono di rinunciare all’uomo, e quindi alla realtà, per continuare a dividersi l’esistenza.

L’individualità

L’autore affronta il tema dell’individualità raccontando la storia di due donne, evidenziando le divergenze come appartenenti a due persone distinte. Ma il fatto che le due sorelle siano identiche esteticamente, e che manifestino le loro differenze unicamente a livello psicologico, porta il lettore a riflettere sulle proprie contraddizioni interiori. Sada non fa che ripetere che le due gemelle sono intercambiabili. E che al di fuori di loro stesse nessuno sia capace di distinguerle. Come un’unica persona appunto. Con tutti i dubbi, i contrasti e le incoerenze con cui ciascuno di noi convive ogni giorno.

Lo stile di Daniel Sada

La prima cosa che balza all’occhio del lettore è la brevità del romanzo, che nell’edizione italiana consta di 113 pagine. Una lunghezza che si rivela corretta per via dello stile dell’autore. La scrittura di Sada è essenziale. Il suo linguaggio non ha bisogno di ghirigori, e sceglie sempre parole precise che permettono di immergersi con esattezza nella narrazione. Un altro carattere distintivo del romanzo è la punteggiatura. I due punti sostituiscono continuamente le virgole, perché Daniel Sada non vuole soltanto raccontare, lui vuole mostrare quello che accade, come a dire al lettore “È esattamente così che succedono le cose in questo romanzo”. E per questo le pagine sono dense, e la storia risulta pura, senza necessità di venire annacquata.

a cura di Flavio Capperucci

Blam

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