La fame di Cotrona, Frascaro e Perrone: un graphic novel horror su una bambina insaziabile

 La fame di Cotrona, Frascaro e Perrone: un graphic novel horror su una bambina insaziabile

La fame è un fumetto pubblicato a maggio scorso, nato dalla collaborazione fra Rolando Frascaro, autore del racconto, Federico Perrone, che ha realizzato i disegni, e con la sceneggiatura di Maurizio Cotrona, autore che, con questa pubblicazione, debutta nel mondo dell’illustrazione. Edito da Ottocervo, si tratta di un libro illustrato in cui le immagini sono più eloquenti delle parole ed esprimono tutta la tensione emotiva dei personaggi, alle prese con «bisogni» particolari.

La fame: di cosa parla il libro illustrato?

La vicenda è ambientata nell’estate del 1971 nel New Mexico. Dorothy Crumber si trasferisce ad Albuquerque insieme alla figlia, Becky. Sin dall’inizio della storia, è evidente che nella bambina c’è qualcosa che non va, si intuisce sin da subito che lei non è come tutte le altre bambine. Intanto, la madre trova lavoro come dattilografa nello studio del signor Baninton, un uomo all’apparenza normale che però nasconde un segreto. Ben presto si scopre che Becky e il signor Baninton sono legati dallo stesso segreto: un appetito insaziabile muove la quotidianità di entrambi, e conseguenza di una maledizione da cui è impossibile liberarsi.

Il messaggio di La fame

Il graphic novel ruota tutto intorno alle vicende e ai sentimenti di Dorothy Crumber, una madre che si trova divisa tra l’amore per la figlia e il rispetto verso l’umanità stessa, il tutto narrato su uno sfondo dai toni horror. Fin dove può spingersi il sentimento di protezione e l’istinto materno? Qual è il confine tra giusto e sbagliato? Bene e male? Sono domande che emergono nel corso della lettura; allo stesso modo, aspetti come la morte e l’atto di uccidere sono esorcizzati a tal punto da «giustificare», in un certo senso, la condotta dei personaggi che per vivere hanno bisogno di uccidere, un conflitto esistenziale che solleva anche un aspetto di tipo morale: sul piatto della bilancia cosa conta di più, la propria sopravvivenza o la propria innocenza?

La storia illustrata

L’uso di colori rassicuranti come il rosa, il rosso e l’azzurro sullo sfondo, anche nelle scene più cruente, contribuisce ad accentuare quella sensazione di straniamento e turbamento che si rinviene soprattutto quando ci si imbatte in tutte quelle scene di violenza che puntellano la narrazione. Laddove le didascalie e i dialoghi sono concisi, ridotti all’essenziale, il disegno è protagonista in queste tavole illustrate dal sapore horror.

A cura di Giusi Chiofalo

Giusi Chiofalo

Articoli Correlati

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *