Vallecchi editore: oltre 100 anni di storia e una nuova veste per la casa editrice di Firenze. Intervista

 Vallecchi editore: oltre 100 anni di storia e una nuova veste per la casa editrice di Firenze. Intervista

Oltre 100 anni di storia, numerosi cambiamenti e un’evoluzione – attuale – che piace al nuovo pubblico amante dei libri. Stiamo parlando della casa editrice Vallecchi Firenze che è rinata da poco con un nuovo catalogo, una nuova linea editoriale che strizza l’occhio anche alla Filosofia, alla Storia e ai volumi per ragazzi. Alessandro Bacci, direttore editoriale, ci racconta la nuova veste della casa editrice.

Cos’era Vallecchi fino a prima della rinascita e come è cambiata oggi?

La Vallecchi, nata nel 1913, ha avuto nella sua storia momenti altalenanti. Tra le due guerre è stata una delle più importanti case editrici italiane, punto di riferimento dei grandi autori del periodo. Nel secondo dopoguerra ha avuto un progressivo decadimento, dopo vari passaggi di proprietà è arrivato il fallimento nel novembre 2013. Nel 2019 Manlio Maggioli, patron del Gruppo Maggioli, ha acquistato lo storico marchio. A fine del 2019 sono stato chiamato per rilanciare la casa editrice; il primo passo che ho ritenuto necessario fare è stato quello di preparare un progetto che prevedesse il recupero di volumi storici, per confermare la continuità culturale della Vallecchi, e contemporaneamente la ricerca di nuovi titoli da proporre sul nuovo mercato editoriale.

Qual è l’obiettivo della nuova veste della casa editrice?

Dopo un attento studio sulla grafica corrente abbiamo fatto una ricerca per creare un nuovo look che avesse due fondamentali caratteristiche: la sobrietà e la riconoscibilità, cosa che credo abbiamo raggiunto.

Quali titoli pubblicherete? Mi riferisco ai generi e agli autori: sia italiani che stranieri?

Abbiamo intenzione di continuare, come nel passato, con Letteratura italiana e straniera, la Filosofia, la Storia, l’Attualità e i volumi per ragazzi.

Spesso le case editrici di “valore storico” (passatemi il termine) nella bolla letteraria vengono “marchiate” con una vecchia linea editoriale che si portano dietro come un retaggio. Qual è il modo per inserirsi in un mondo letterario che adesso, a distanza di decenni dalla nascita di Vallecchi, ragiona molto diversamente?

Come detto precedentemente è importante la veste grafica, la scelta dei titoli da proporre che deve, ovviamente, essere in linea con le nuove tendenze. Il passato serve solo a facilitare il ritorno sul mercato e la comunicazione; in questi mesi abbiamo ottenuto una forte attenzione al nostro marchio per il significato che si porta implicitamente dentro. Purtroppo questo valore aggiunto non è ugualmente percepito dal grande pubblico che acquista il singolo titolo e non è più fidelizzato al marchio editoriale come nel passato.

Quali sono i metodi e gli strumenti per promuoversi al meglio?

Oggi è indispensabile aggiungere, ai soliti canali istituzionali (giornali, riviste di settore, ecc..), i nuovi media informatici.

Cosa ne pensate dei social come strumento di promozione?

Sono indispensabili, soprattutto per raggiungere il pubblico più giovane.

Cosa ne pensate del mondo dei bookstagrammer?

Senza dubbio è un modo nuovo per far conoscere la produzione editoriale, che ritengo ancora all’inizio del suo sviluppo, probabilmente potrà diventare un modo importante per arrivare al pubblico più giovane.

Se doveste pensare a dei competitor diretti sul mercato editoriale, quali nomi fareste?

Oggi il mercato del libro è appannaggio di tre gruppi: Mondadori, GEMS e Giunti, la parte restante è frazionata tra una miriade di editori.

Facciamo un gioco: scegliete una delle due opzioni e spiegatemi il perché. 

  • Ebook o cartaceo?

Il mercato degli ebook non ha mai superato il 5-6% del totale, solo durante il lookdown la percentuale è leggermente aumentata, credo che si tratti di un fatto contingente, penso che quando il mercato si stabilizzerà ritorneremo alle percentuali precedenti. Il grosso numero di scarichi si ha solo quando gli editori propongono titoli a prezzi di vendita insignificanti (€0,9-1,5)

  • Presentazioni fisiche o online?

Sono contrario alle presentazioni online perché non portano nessun risultato concreto di vendita, anche se l’autore riesce a presentare al meglio il suo libro gli ascoltatori, non avendo l’opportunità di acquistarlo immediatamente, non procedono con l’acquisto.

  • Recensione o segnalazione da parte di un influencer letterario o di un giornalista?

La validità dell’uno o altro mezzo di segnalazione è strettamente legata al tipo di libro da proporre.

Quali sono i titoli di prossima uscita?

Abbiamo due titoli importanti che usciranno nei prossimi giorni e precisamente: Rosario Sorrentino con Intervista esclusiva a Freud, in cui l’autore si immagina di incontrare Freud e con lui inizia un dibattito sul valore o meno della psicanalisi. Ritengo che il volume darà origine a un acceso dibattito. Laura Bocci con Mitologia d’infanzia, un bellissimo romanzo su come gli anni infantili incidono poi su tutta la vita. Subito dopo arriverà in libreria un nuovo libro di Roberto Pinotti che fa il punto sul mondo degli UFO, riportando anche documenti del Pentagono recentemente desecretati da Trump.

Cosa non vi ho chiesto e volevate dirci?

Il profondo cambiamento del mercato in periodo di Covid. Siamo in presenza di una trasformazione epocale del sistema distributivo, a fine 2019 le vendite dei libri online raggiungevano la consistente cifra del 35% sul totale delle vendite, a fine 2020 il rapporto è cambiato a favore di tali vendite che hanno superato abbondantemente il 50% del fatturato complessivo. Tutto questo comporta una riduzione significativa dei punti di vendita tradizionali e una sostanziale revisione delle strutture promozionali e distributive che incideranno profondamente sul settore.

a cura di Antonella Dilorenzo

Antonella Dilorenzo

Articoli Correlati

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *