Chi è Ilaria Tuti, l’autrice di “I casi di Teresa Battaglia” che sta scalando le classifiche di vendita

 Chi è Ilaria Tuti, l’autrice di “I casi di Teresa Battaglia” che sta scalando le classifiche di vendita

Con l’uscita dell’ultimo romanzo, Risplendo non brucio (Longanesi, 2024), l’autrice friulana Ilaria Tuti rimonta in cima alle classifiche dei libri più venduti. Questa volta racconta una storia di sopravvivenza e sacrificio che combina la tensione e la suspence del thriller poliziesco con i terribili avvenimenti che hanno contrassegnato la Storia del Novecento: quelli del nazismo e dell’orrore perpetrato nei campi di concentramento.

Ilaria Tuti: chi è la scrittrice

Ilaria Tuti vive a Gemona del Friuli, in provincia di Udine. Ha studiato Economia e commercio, ma sin da piccola ha coltivato la passione per l’arte, cimentandosi ancora bambina prima nella pittura, poi nell’illustrazione e infine, in età adulta, nella scrittura. Inizia a scrivere infatti dal 2011, e arriva al genere del romanzo dopo aver percorso la strada della narrazione breve, pubblicando racconti su forum di scrittura, partecipando a contest on line e vincendo nel 2014 il premio Gran Giallo Città di Cattolica. Alcune delle sue storie sono state pubblicate anche per Gialli Mondadori. Grazie alle influenze di scrittori come Stephen King e Donato Carrisi, arriva nel 2018 alla forma del romanzo e al thriller investigativo con il personaggio e la voce di Teresa Battaglia, l’iconica profiler udinese che cela, dietro al suo carattere scontroso, una complessità psicologica caratterizzata, e arricchita, da infinite fragilità.

I casi di Teresa Battaglia

Sin dal suo esordio letterario, Tuti ha riscosso successo di pubblico sia in Italia sia all’estero con le innumerevoli traduzioni dei suoi libri. La saga dei romanzi dedicata ai casi della commissaria Teresa Battaglia, Fiori sopra l’inferno (Longanesi, 2018) e Ninfa dormiente (Longanesi, 2019), ha ispirato l’omonima e fortunata fiction televisiva, I casi di Teresa Battaglia, trasmessa in prima visione su Rai1 da ottobre 2023, e diretta da Carlo Carlei (prima stagione) e Kiko Rosati (seconda stagione).

Un thriller poliziesco ambientato sulle montagne friulane – dove Tuti ha trascorso la sua infanzia –, uno scenario di misteriosa bellezza che vede come protagonista una donna di mezza età (interpretata da Elena Sofia Ricci), specializzata in indagini complesse e delitti irrisolti. Un commissario di polizia «atipico», un’antieroina, affiancata nello svolgimento delle indagini dal giovane ispettore siciliano, Massimo Marini (Giuseppe Spata nella fiction), da poco entrato nella squadra mobile di Udine, e verso il quale svilupperà un profondo attaccamento e istinto materno.

Dalle soluzioni dei casi emergono personaggi multiformi e sfaccettati, obbligate spesso da una concatenazione di cause ad agire in un determinato modo. Fra queste, il peso della tradizione, ancora radicata nelle piccole comunità friulane di montagna, abbarbicate in luoghi remoti; il timore dell’ignoto e la complessità della natura umana, insondabile imprevedibile e oscura. Nel romanzo, Teresa, oltre a cercare di scoprire la verità gli assassini che si aggirano nei boschi del Tarvisiano e le valli alpine del Friuli, deve fare i conti anche con un altro nemico, un male invisibile, subdolo e ingannatore: l’Alzheimer.

I libri di Ilaria Tuti

Ilaria Tuti torna a narrare le storie di Teresa Battaglia nel 2021, con i due romanzi, Luce della notte (Longanesi) e Figlia della cenere (Longanesi), e due anni dopo, nel 2023, con Madre d’ossa (Longanesi). Tra i suoi romanzi vi sono anche quelli di ambientazione storica, come Fiore di roccia (Longanesi, 2020), che celebra l’impresa delle portatrici carniche, umili contadine che durante la Prima guerra mondiale hanno fornito agli uomini in trincea nelle Alpi Carniche munizioni e rifornimenti; Come vento cucito alla terra (Longanesi, 2022), ispirato alla storia vera delle prime donne chirurgo durante la Grande Guerra; e per concludere, la sua ultima novità letteraria, già citata all’inizio, Risplendo non brucio (Longanesi, 2024), che indaga le vite di uomini e donne comuni durante la Seconda guerra mondiale, in particolare quella del professor Adami, un dissidente politico costretto a lavorare a Dachau per Hitler, e di sua figlia, Ada, rimasta invece nella città di Trieste, sola a lottare come milioni di altre persone per la propria sopravvivenza. Una storia di angoscia e follia (dis)umana che ruota intorno a un enigma da risolvere e a orrori sui quali far luce; un romanzo che condanna l’atrocità di tutte le guerre e che vede nel genere umano un essere ancora capace di fare bene, nonostante tutto.

 

A cura di Clara Frasca

Blam

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