Maurizio De Giovanni: tutto ciò che non sai sullo scrittore del commissario Ricciardi in 5 parole

 Maurizio De Giovanni: tutto ciò che non sai sullo scrittore del commissario Ricciardi in 5 parole

Ritratto illustrato di Sonia De Nardo

Maurizio De Giovanni, napoletano classe 1958, si distingue come scrittore, sceneggiatore, drammaturgo e autore televisivo. Il suo nome è legato a una vasta produzione di romanzi divenuti anche fortunate fiction televisive. Da Il senso del dolore (Einaudi, 2007) a I bastardi di Pizzofalcone (Einaudi, 2013), il punto focale dei suoi gialli, così come nei noir polizieschi, è sempre Napoli. Qui, insieme ad altri autori, conduce il laboratorio di scrittura per i ragazzi dell’istituto minorile di Nisida e, dal 2020, presiede il comitato scientifico per la salvaguardia e la valorizzazione della lingua napoletana, promuovendone studio e ricerca. 

Maurizio De Giovanni: chi è lo scrittore in 5 parole 

Giallo

Nel 2005, dopo aver partecipato a un concorso riservato a giallisti emergenti presso lo storico caffè partenopeo Gambrinus, De Giovanni getta le basi per la sua produzione futura. Il racconto ambientato in una Napoli degli anni Trenta, intitolato I vivi e i morti, è stato pubblicato sotto forma di romanzo nel 2006 da Graus editore con il nome Le lacrime del pagliaccio. Questo romanzo sarà poi riedito, l’anno successivo, da Einaudi con il titolo Il senso del dolore, dal quale avrà inizio la serie di inchieste del commissario Luigi Ricciardi, protagonista di numerosi romanzi e racconti ambientati nella Napoli fascista. La peculiarità del commissario consiste nel sentire e percepire le ultime parole dette o pensate dai fantasmi delle vittime, unendo il realismo dei gialli deduttivi e all’alchimia metafisica.

Napoli

Nato e cresciuto nella città di Napoli, Maurizio De Giovanni fa di essa il palcoscenico principale di tutte le sue opere. Non fa eccezione la serie di avvincenti inchieste noir che ruotano attorno all’ispettore Giuseppe Lojacono in I bastardi di Pizzofalcone. Infatti, cambia il genere, si esplorano nuovi lidi, ma il background della «città nuova» diventa molto più che un semplice sfondo per De Giovanni: è il centro della scena, l’unica in grado di dare alle sue storie la giusta saturazione. È un manifesto di fede e devozione verso una religione che merita di essere preservata, il cui dialetto è una lingua da studiare e promuovere.

Calcio

Quando si parla di Napoli e di religiosità non si può non menzionare il calcio, passione viscerale e rito sacro al pari di una messa santa, specie per gli azzurri partenopei. Maurizio De Giovanni, da grande tifoso della squadra della sua città, ha saputo coniugare utile e dilettevole con una serie sportiva incentrata sul Napoli. Sette sono i libri dedicati a «lo sport più bello che ci sia». Il resto della settimana (Rizzoli, 2015), è un’analisi sociologica romanzata basata sui giorni nei quali la squadra di casa non è impegnata in nessuna partita da poter seguire alla radio o alla televisione, destando così l’interesse di un professore che, in odore di pensione, si ritroverà a scoprire quanto a Napoli siano «tutti ammalati di calcio».

Scrittura

Autore a tutto tondo, De Giovanni ha scritto anche per il teatro, con gli adattamenti di Qualcuno volò sul nido del cuculo e le sceneggiature di Il silenzio grande con Alessandro Gassmann, e Mettici la mano del compianto Alessandro D’Alatri. Oltre al suo impegno dietro le quinte e sul piccolo schermo, De Giovanni guida anche un laboratorio di scrittura per i reclusi nel carcere minorile di Nisida, insieme ad altri colleghi autori. Nel penitenziario parte del gruppo delle isole Flegree, tra un esercizio grammaticale e l’altro, gli scrittori hanno potuto tirare fuori e mettere nero su bianco le storie dei ragazzi costretti a scontare la loro pena, dando una nuova voce narrativa alle loro vite, fatta di sentimenti e di pensieri non semplicissimi. 

Fiction

Tradotti nelle principali lingue europee, inglese, tedesco, spagnolo e francese, tra i romanzi di De Giovanni si conta anche un’altra lunga serie: la pentalogia basata sulla figura di Mina Settembre, assistente sociale attiva nel centro storico napoletano. Al pari dei gialli e dei noir, anche alla figura di Gelsomina (detta Mina) è stata dedicata una fiction, andata in onda su Rai 1 nel 2022.

Maurizio De Giovanni si è cimentato in tv anche come conduttore di La biblioteca dei sentimenti, programma dedicato alla divulgazione e ai libri, suo grande pallino, questa volta su Rai 3. 

 

Maurizio De Giovanni: i primi libri da leggere per conoscere questo scrittore

  • Il senso del dolore, Einaudi, 2007
  • I bastardi di Pizzofalcone, Einaudi, 2013
  • Troppo freddo per settembre, Einaudi, 2020
  • Una sirena a settembre, Einaudi, 2021

A cura di Milo Salso

Milo Salso

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