E se per affrontare una perdita servisse uno sconosciuto? “Il colore delle cose non dette” è il nuovo libro di Simone Rausi

 E se per affrontare una perdita servisse uno sconosciuto? “Il colore delle cose non dette” è il nuovo libro di Simone Rausi

«Sono dieci mesi che il mio mondo non esiste più. Ne ho ricostruito un altro in questi sessantacinque metri quadri calpestabili e in un piccolo balcone affacciato sul dolore. Ogni mattina mi sveglio presto vomitata da un sonno scadente. Caffè. Zucchero dal bordo del cucchiaino. Qualcuno cerca Antonio. Vado a guardare il mare». Come tornare a stare bene dopo un dolore tanto profondo, capace di strappare in noi persino il desiderio di vivere? Come elaborare la sofferenza di un inaspettato lutto familiare, che genera una solitudine annichilente e getta un’ombra sul mondo che ci circonda, fino a renderlo invisibile? Nel romanzo Il colore delle cose non dette (Rizzoli, 2023), l’autore catanese Simone Rausi affronta con travolgente sensibilità il dramma della morte e della perdita di una persona cara, dimostrando come la condivisione possa rappresentare un’opportunità di salvezza e rinascita. 

Il colore delle cose non dette di Simone Rausi: la trama del libro

Dalla morte di Samuele, la vita della sua famiglia è cambiata per sempre. Ma soprattutto quella di sua sorella minore, Nina. Quest’ultima ha vent’anni, studia Filosofia e lavora come grafica freelance per mantenersi nell’angusta mansarda in cui, per legittimare la sua indipendenza, si è trasferita da sola dopo il diploma. Il suo sogno sin da piccola: inventare un nuovo colore. Da qui l’abitudine di identificare ogni persona con un colore diverso. Dal tragico giorno dell’incidente stradale del fratello, per il quale Nina aveva sempre nutrito una profonda ammirazione, la sua esistenza ha cambiato colore: è diventata un’insignificante scala di grigi. 

La mancanza di Samuele, infatti, la porta a rinchiudersi nel buio della sua stanza, a isolarsi perfino dai suoi genitori. Fino a quando, nella sua vita si presenta un misterioso sconosciuto che la contatta. L’ignoto le rivela di conoscere molto bene il fratello scomparso, e le propone, prima di svelarle la propria identità, di rispondere – reciprocamente – a trentasei domande. Un esperimento sociologico di uno psicologo americano per testare il grado di intimità tra due sconosciuti e sviluppare una conoscenza non condizionata. Un gioco che l’estraneo, associabile da Nina soltanto all’omino grigio della chat, aveva già sperimentato per la prima volta proprio con Samuele. Su questa persona, Nina ha tante domande che esulano da quelle del test e possiede soltanto un paio di indizi: è un inquilino del palazzo in cui vive e ama le parole, data la sua singolare abitudine di tenere sempre un dizionario sul comodino. Ma i due sconosciuti hanno anche una cosa in comune che li lega intimamente, prima ancora di conoscersi davvero: il bisogno di elaborare e condividere un lutto per la stessa persona.

Dall’inizio di questa incalzante, e spesso turbolenta, corrispondenza lo smartphone diventa per Nina il peacemaker che la tiene in vita spingendola, domanda dopo domanda, a un’ossessiva ricerca di risposte, e a condurre un’indagine da detective che si snoda su più binari: sull’identità della persona con cui si scrive ogni sera, la vita segreta di Samuele, e quella di tutti i suoi inquilini, sui quali cadono per la prima volta la sua attenzione e i suoi dubbi, scoprendo quante sono in verità le cose non dette che una persona, una famiglia, una casa custodisce al suo interno.

Simone Rausi: chi è lo scrittore di Il colore delle cose non dette

Simone Rausi è nato a Catania nel 1986. Laureato in Scienze della comunicazione, ha pubblicato Il campo di carciofi (Gruppo Albatros, 2009) e il romanzo Libera per tutti (Scatole parlanti, 2018). Lavora anche come copywriter ed è direttore creativo di un’agenzia di marketing, comunicazione e web. Scrive da più di dieci anni anche per giornali, radio e televisione. 

Consiglio Letterario: perché leggere Il colore delle cose non dette di Simone Rausi?

Il colore delle cose non dette è un romanzo «notturno», dove i colori occupano un ruolo fondamentale da associare a emozioni, personalità e stati d’animo. Per Nina, dopo la scomparsa del fratello non esistono più sfumature nella sua esistenza, né giorni da contare. I colori e la luce tornano ad affiorare nei suoi occhi, quando riapre le sue finestre sul mondo, quando cadono le barriere e i muri di uno spazio vitale diventato ormai troppo stretto e soffocante. Un libro che una volta iniziato non si può fare a meno di divorare arrivando fino alla fine, alla trentaseiesima domanda, che segnerebbe il momento dello svelamento di un mistero che tiene con il fiato sospeso fino all’ultima pagina.

 

A cura di Clara Frasca

Blam

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