Il racconto del mercoledì: Ventesimuno di Winstonhelbert

 Il racconto del mercoledì: Ventesimuno di Winstonhelbert

Illustrazione di Sharon De Pasquale

Lastre di travertino metri 4x2x1. Dall’alto al basso. Alternabili a piacere.

Al primo strato una casa.

Al secondo il gas che d’inverno è vitale.

Al terzo la corrente che è sempre vitale.

Al quarto l’acqua che è pure vitale, si direbbe.

Al quinto l’immondizia insieme al bollo, l’assicurazione, ruote, ratine, ratone, freni, frizioni, qualche multa.

Al sesto la scuola, sacrosanta e santa scuola, con tutto quello che serve.

Al settimo vestiti.

All’ottavo la spesa, mangiare bere frutta verdura organizzare la quotidianità in maniera piacevole.

Al nono lo sport per i piccoli e magari, se c’è il tempo, per i grandi, le scarpe per farsi una corsa o una camminata in due.

Al decimo tutti i compleanni che si devono.

All’undicesimo il destino.

Al dodicesimo, ah al dodicesimo!, le varie visite mediche, quasi le dimenticavo, le medicine.

Al tredicesimo qualche cena fuori, pizza, o pranzo soli o con gli amici.

Al quattordicesimo il condominio.

Al quindicesimo telefoni TV e inutili disprezzabili deprecabili spreca vita questioni digitali varie.

Al sedicesimo l’idea delle vacanze, dell’estate o dei famosi fine settimana.

Al diciassettesimo le gite fuori porta.

Al diciottesimo le spese inutili nei posti senza erba dove una volta all’anno vai a passare una domenica o un sabato pomeriggio e non sai nemmeno perché.

Al diciannovesimo le spese inutili online.

Al ventesimo le frizioni, le incomprensioni, gli asti, le fregature, la quotidianità base dell’umanità che ha anche il tempo di pensare a questo.

Al ventunesimo la guerra mondiale: passata, corrente o probabile.

Al ventiduesimo il riscaldamento globale.

Al ventitreesimo i caffè.

Sotto una testa, un laptop dai pollici che volete, una gobba, una luce blu e una sedia.

Winstonhelbert

Blam

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