Ritratti di scrittori: Walt Whitman, chi era? Scoprilo in 5 parole

 Ritratti di scrittori: Walt Whitman, chi era? Scoprilo in 5 parole

Ritratto illustrato di Sonia De Nardo

Considerato il padre della poesia americana, Walt Whitman, classe 1819, è uno degli scrittori più noti nel panorama della letteratura non solo statunitense, ma di tutto il mondo. Lascia in eredità testi che costituiscono una vera e propria filosofia di vita e che vengono studiati da generazioni di studenti. Il suo è un inno al famoso carpe diem di oraziana memoria. È anche grazie al celeberrimo film Dead Poets Society (nella versione italiana, L’attimo fuggente), del 1989, il cui protagonista Robin Williams interpreta un appassionato professore di letteratura, che la poesia O Capitano! Mio Capitano! ha raggiunto milioni di persone. Lo stile è diretto, trionfante, fiero: Whitman è un portavoce – tra i più significativi – del sogno americano, nonché un celebratore delle innumerevoli possibilità che gli uomini hanno di far valere sé stessi e i propri ideali.

Walt Whitman: chi era lo scrittore in 5 parole

Libertà

Non tutti sanno che la carriera di Whitman inizia come giornalista, ambizione che lo anima sin da ragazzo e che riesce a coltivare a partire dal 1835, anno in cui diviene editore del Long Islander. Ben presto, tuttavia, a causa delle posizioni radicali espresse, perde il lavoro. Continuerà alcune collaborazioni con altri giornali, prima di dedicarsi alla poesia. Quella di Whitman è una penna a difesa della democrazia e dei diritti dell’uomo e la sua è la voce dell’America intera. Allo scoppio della guerra civile, nel 1861, il poeta sostiene le forze unioniste: è un progressista e liberale, in una realtà ancora profondamente conservatrice e tradizionalista. In particolare, troviamo testimonianza letterarie relative a questo periodo nell’opera Memoranda during the War. Inoltre, Whitman difende strenuamente le libertà sessuali e l’ampliamento del diritto di voto, lotte, anche queste, che non incontrano il consenso dei suoi contemporanei. Le tematiche sociali appena menzionate trovano espressione massima nell’opera poetica, il cui inizio costituisce un punto di svolta nella vita dello scrittore.

Ottimismo

Il già citato Carpe diem è anche il titolo di uno dei componimenti più rappresentativi del poeta americano per eccellenza.  «[…] Non permettere a nessuno di negarti il diritto di esprimerti, il che è quasi un dovere. / Non abbandonare il tuo entusiasmo per rendere la tua vita straordinaria. / Non mancare di credere che le parole e la poesia possano cambiare il mondo. / Perché qualunque cosa accada, la nostra essenza rimarrà intatta. / Siamo esseri umani pieni di passione». Il lettore evince un chiaro invito alla fiducia nel vigore del pensiero, delle idee, delle opinioni. Whitman è considerato un maestro di vita: lancia messaggi di positività e speranza. In questo aspetto, è evidentemente influenzato dal periodo storico in cui vive: la seconda rivoluzione industriale, caratterizzata dall’ottimistica convinzione che le nuove tecnologie avrebbero condotto a un progresso sociale, economico e morale senza precedenti.  Nel panorama appena descritto, attraverso la poesia, i neo valori vengono celebrati e portati all’espressione più elevata, con l’uso di stili nuovi e ricercati.

Innovazione

Tra le innovazioni, spicca certamente il verso libero, vale a dire un verso che non rispetta uno schema metrico, sillabico o di rime. Whitman ne è considerato l’inventore e, secondo alcune ipotesi, l’ispirazione nasce dai versetti della traduzione inglese della Bibbia. Il poeta lo considerava il mezzo più adeguato per i suoi componimenti, e proprio da lui parte l’uso di un sistema, per l’appunto, libero, condiviso anche da autori che gli sono succeduti, soprattutto nell’ambito della letteratura francese. Occorre ricordare che la tradizione letteraria statunitense nasce soltanto nel diciassettesimo secolo, dunque, la personalità di Whitman va contestualizzata all’interno di una realtà nel pieno della sua creatività artistica e intellettuale. A influenzare il poeta è, difatti, anche la corrente del Trascendentalismo, movimento filosofico e letterario statunitense che esalta l’individuo nei rapporti con la natura e la società, i cui maggiori rappresentanti sono Emerson e Thoreau.

Poesia

Whitman annota le sue idee e la sua visione del mondo in taccuini che danno forma alla sua opera più importante, Leaves of Grass (Foglie d’erba), in cui, nella prima edizione pubblicata nel 1855 il giorno dell’indipendenza americana, sono contenuti dodici componimenti. La raccolta viene concepita come una sorta di autobiografia dello scrittore, un’introspezione profonda, personale, definita a posteriori come la «Bibbia democratica americana». Il messaggio personale, tuttavia, diviene un monito universale, un richiamo alla coscienza collettiva, ben chiaro nel lungo poema che consta di cinquantadue versi, Song of Myself (Canto di me stesso), inserito in apertura all’opera. «Canto me stesso, e celebro me stesso, / E ciò che io assumo voi lo dovete assumere / Perché ogni atomo che mi appartiene appartiene anche a voi». Sono molte le revisioni attuate dal poeta, che pubblica ben otto edizioni di Foglie d’erba, ampliate, riviste, modificate. Il lettore è irradiato da una forza vitale e naturale ineffabile, catapultato in una dimensione di irrequietezza, in cui natura e uomo, spirito e ragione si intersecano, innescando un viaggio emotivo interiore alla ricerca di sé.

Fama

In vita, oltre a essere osteggiato per le idee politiche e sociali, a Whitman non viene riconosciuto valore letterario, se non da parte di pochi apprezzatori dei suoi testi. È solo dopo la sua morte che si riscopre la sua personalità artistica – così rappresentativa del popolo americano e della sua storia. «In Whitman tutto il mondo americano prende vita, il passato e il futuro, la nascita e la morte. Tutto quel che c’è di valido in America, l’ha espresso Whitman, e non c’è altro da dire. […] Egli, Whitman, fu il Poeta del Corpo e dell’Anima. Il primo e l’ultimo poeta». Queste le parole dello scrittore statunitense Henry Miller in Il tropico del cancro, che di certo esprimono chiaramente il ruolo straordinario dell’autore. Tra i tanti, Whitman è fonte di ispirazione per gli esponenti della Beat generation e per il capolavoro stokeriano Dracula.

Walt Whitman: i libri da leggere per approcciare questo scrittore

  • Vita e avventure di Jack Engle (Life and Adventures of Jack Engle), 1852
  • Foglie d’erba (Leaves of Grass), 1855
  • Democratic Vistas, 1871
  • Taccuini della Guerra di Secessione (Memoranda During the War), 1876
  • Un sillabario americano, 1885

a cura di Giusi Chiofalo

Giusi Chiofalo

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