Una gatta per raccontare la femminilità: “La notte fa ancora paura”, 10 curiosità sul romanzo d’esordio di Fosca Navarra

 Una gatta per raccontare la femminilità: “La notte fa ancora paura”, 10 curiosità sul romanzo d’esordio di Fosca Navarra

La notte fa ancora paura (minimum fax, 2025) è l’esordio letterario dell’autrice e poeta Fosca Navarra, già alla sua prima pubblicazione nella poesia con la silloge Perdutamente (Ensemble, 2023). A traghettarci nelle vicende di sei ragazze appartenenti a luoghi e tempi diversi c’è una gatta: Aida. Un romanzo di voci, musicale, carico di simbolismo, sulla memoria, l’eredità di certe sofferenze e la forza femminile. A lei abbiamo chiesto di raccontarci il suo romanzo in dieci punti.

La notte fa ancora paura di Fosca Navarra: la trama del libro

Siamo nella Milano dopo l’Unità: è in questo tempo e in questo luogo che si apre il romanzo. Ed è qui che conosciamo anche la gatta Aida, la cui anima, ora che è morta, inizia un viaggio ultraterreno. Grazie a lei incontriamo le voci femminili di questo romanzo: da Mabel, che in una Londra vittoriana, è all’inseguimento di un ideale di bellezza irraggiungibile senza sacrificio, passando per Madeleine, prostituta nella Parigi degli anni Venti, pronta con tutta sé stessa a opporsi alle prevaricazioni degli uomini, fino Carmen, che nella Napoli sessantottina si rifiuta di rinunciare a sé stessa per l’amore.

La notte fa ancora paura di Fosca Navarra raccontato da Fosca Navarra

1 – Donna

Donna è, non a caso, la prima parola del romanzo. La notte fa ancora paura racconta sì le vicende personali di una gatta e sei ragazze, ma è soprattutto la storia di un’anima destinata alla femminilità. Le sofferenze di ogni protagonista riguardano l’esistenza di ciascuna, ma non appartengono soltanto a loro: tutte soffrono per dolori, soprusi e ingiustizie dalla matrice comune, e subiscono non senza ragione apparente, ma proprio in quanto donne. Più che narrare una storia di donne, questo romanzo si pone un obiettivo ulteriore: raccontare, in un secolo di storia, la donna stessa.

2 – Gatta

Aida, la gatta da cui tutto comincia, ha un doppio ruolo in questo romanzo: è un essere vivente e un’astrazione, un personaggio e un simbolo. L’anima protagonista è destinata ai suoi dolori fin dalla sua prima vita: Aida, la gatta che contempla le stelle e sente senza capire, è la creatura indipendente eppure addomesticata che dà il via al racconto di una condizione femminile non molto diversa da quella felina.

3 – Notte

Come suggerisce il titolo stesso del romanzo, la notte è per le protagoniste motivo di paura, ma anche di un’oscura fascinazione. Quel che ognuna di loro porta all’altra, più o meno consapevolmente e come in una corsa a staffetta, è un interrogativo martellante: cosa significa questa notte che sembra non finire mai?

4 – Pesca

In La notte fa ancora paura, la pesca e il color pesca hanno una forte connessione con la femminilità, o meglio con il suo lato più vulnerabile. Si potrebbe in effetti evidenziare un’analogia tra la fragilità della pesca e la «debolezza» del gatto domestico: come Aida, le pesche e il suo colore corrispondente compaiono davvero, nella loro concretezza, all’interno della storia, ma svolgono anche funzione simbolica rispetto al ruolo della donna.

5 – Serpente

Le protagoniste vivono l’incontro con il serpente, e con tutto ciò che rappresenta, con paura e repulsione. Contrapposto alla gatta, il serpente, a sua volta insieme simbolico e concreto, si lega alla notte per l’oscurità che lo ammanta, ma anche ad altre due immagini ricorrenti: quella del bianco e quella della neve.

6 – Lavanda

La lavanda e il color lavanda ritornano spesso nel romanzo come elementi decisamente positivi perché portatori di serenità e di sicurezza. La lavanda viene associata alla purezza e, con più precisione, alla purificazione; si collega, per opposizione, al serpente e al suo veleno.

7 – Anima

La notte fa ancora paura è, nonostante la suddivisione in vite all’apparenza autonome, un romanzo a tutti gli effetti perché esiste un filo conduttore che le lega tutte, e cioè quello dell’anima che ogni volta si reincarna. Ogni protagonista fa infatti da premessa e da conseguenza delle altre; il cammino è in fondo uno solo, e l’obiettivo di capire, di aprirsi una breccia nell’oscurità della notte, è condiviso da tutte loro.

8 – Voce

Aida e Carmen, rispettivamente la protagonista aprifila e quella chiudifila di questo romanzo, portano nomi profondamente legati all’opera lirica; a ciò si aggiunge la presenza ricorrente di Nessuno mi può giudicare, celebre canzone cantata da Caterina Caselli. La voce è dunque un elemento di grande importanza all’interno della narrazione: tutte le protagoniste, ognuna a modo suo, provano a farsi ascoltare, a esprimere a dispetto di ogni avversità il proprio volere e i propri desideri.

9 – Memoria

Esistono vari tipi di memorie in La notte fa ancora paura: c’è sicuramente la memoria individuale, la più accessibile, ma a questa si aggiungono quella frammentata dell’anima protagonista e infine quella collettiva in senso più ampio, che oltrepassa i confini delle vicende raccontate e si incarna nel femminile, nel concetto stesso di donna. Tra ricordi del passato e presagi del futuro, l’anima si interroga su cosa significhi davvero ricordare, e soprattutto in che modo sia necessario farlo.

10 – Resistenza

Nonostante le difficoltà e le sofferenze di cui è costellato il cammino dell’anima protagonista, ogni singola vita porta con sé il germe di una resistenza disperata ma incrollabile, anche quando tutto diventa inutile e impossibile, anche quando a crollare è tutto il resto. Al di là degli esiti di quei tentativi di opposizione, ogni protagonista tenta finché può di sottrarsi al giogo, di trovare un’alternativa qualsiasi alle tenebre ostili di cui è fatto il mondo.

 

A cura di Fosca Navarra e Valeria Zangaro

Valeria Zangaro

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