“Donne che non muoiono”: storia di 12 vittime di violenza maschile raccontate da Maristella Lippolis
Non è passata nemmeno una settimana dalla grande manifestazione “Non una di meno” e oggi, come ogni anno, torna il 25 novembre a bussare alle nostre coscienze e a ricodarci il numero delle donne uccise solo nel 2024: quasi cento. E la domanda che viene da farsi è: serve ancora parlare di femminicidi in televisione, attraverso i libri, con le manifestazioni, tramite i giornali? Sì, serve sempre, nulla è scontato. E se nessuno ne parlasse, forse, sarebbe ancora peggio. E chi può aiutare le donne se non le donne stesse? A rendere omaggio a questa giornata importante, arriva il libro di Mariastella Lippolis, «Donne che non muoiono» (Vallecchi, 2024).
Donne che non muoiono di Maristella Lippolis: la trama del libro
Il romanzo intreccia le vite di dodici donne, ognuna portatrice di una storia di forza, resistenza e trasformazione. Le dodici protagoniste sono state tutte vittime di violenza maschile, ma tutte riescono ad affrontare il dolore combattendolo attraverso l’aiuto reciproco con altre donne, in solitudine, grazie a un caso fortunato. La cosa che le accomuna è l’amore per i libri: le dodici donne sono tutte lettrici e si incontrano nella libreria di Alice ed è così che, sia il luogo, sia l’azione legata alla lettura, è catartico per tutte. Le donne riescono a salvarsi da un brutto destino anche grazie alla letteratura che le pone di fronte a medesime storie di salvezza, vendetta, riscatto. Il romanzo esplora temi come il coraggio di affrontare il dolore, la solidarietà femminile e la capacità di rinascere dalle difficoltà.
Le donne non muoiono
«Possediamo tutte l’istinto di autodifesa, care sorelle. Ce l’hanno trasmesso le nostre madri selvagge dalle remote lontananze ancestrali e lo abbiamo dimenticato perché abbiamo smesso di pensare che ci potesse essere utile. Perché ci sarebbe stato sempre qualcuno a difenderci. Sarebbe bastato comportarci bene, da brave ragazze che non rientrano tardi la sera, per scansare i pericoli; da donne consapevoli, di quelle che non provocano, che non abbandonano, che comprendono.» Maristella Lippolis tratteggia con delicatezza e intensità le sfumature dell’animo femminile, mostrando come, nonostante le avversità, ci siano “donne che non muoiono” mai davvero, perché portano avanti la loro forza interiore.
Chi è Maristella Lippolis
Maristella Lippolis è una scrittrice italiana apprezzata per la sua capacità di esplorare con sensibilità temi legati all’universo femminile e alla complessità delle relazioni umane. Nata a Ventimiglia, ha vissuto per lungo tempo a Pescara, dove si è dedicata alla narrativa e alla promozione culturale. Oltre a essere autrice di romanzi e racconti, ha collaborato con riviste – come «Tuttestorie» diretta da Maria Rosa Cutrufelli, pubblicazioni letterarie, contribuendo con articoli e saggi incentrati sulla letteratura delle donne.
Il suo stile narrativo scava nelle profondità dell’animo umano, raccontando storie di lotta e rinascita. Tra le sue opere più conosciute figura «La storia di un’altra» (nuova edizione pubblicata da Piemme nel 2013) con cui, nel 1999, ha vinto il premio Piero Chiara; «Adele né bella né brutta» (Piemme, 2012); «Una furtiva lacrima» (Piemme, 203); «La notte dei bambini» (Vallecchi, 2022);
Lippolis è attiva anche nel campo della formazione, conducendo laboratori di scrittura creativa e incontri culturali dedicati alla valorizzazione della letteratura come strumento di riflessione e cambiamento. Collabora con la rivista «Leggendaria», con il «Letterate Magazine» rivista online della SIL, con centri antiviolenza e associazioni che sostengono la cultura delle donne.